Archiviata l'eliminazione ai Mondiali 2010 è tempo di bilanci e chi siamo noi per non dare i voti alle Super Eagles?
ENYEAMA 7,5: se la Nigeria non è crollata nella gara contro l'Argentina è merito suo. Autore di parate straordinarie che gli sono valse il premio di migliore in campo nelle prime due partite, dopo l'errore sul gol del 2-1 della Grecia accusa il colpo e mostra qualche incertezza anche contro la Corea. Per lui sicuramente un Mondiale positivo che gli potrebbe aprire le porte ad un trasferimento in qualche club europeo.
YOBO 5,5: dal capitano ci si sarebbe aspettato qualcosa di più. Guida una difesa apparsa traballante e non le dà sicurezza.
TAIWO 5: una delle più grandi delusioni nigeriane di questo mondiale. Sfiora il gol contro l'Argentina e poi nulla. Bloccato da qualche fastidio muscolare recupera a fatica per la gara con la Grecia ma non sta bene e si vede.
KANU 7: un voto alla carriera per Papillo. L'ex attaccante di Ajax, Inter e Arsenal ha giocato (e bene) contro la Corea del Sud con ogni probabilità la sua ultima partita in nazionale. Vincitore dello storico oro olimpico ad Atlanta, entra di diritto nella storia del calcio nigeriano.
AFOLABI 4,5: la sua convocazione ha stupito un po' tutti. Quando è stato chiamato in campo è parso spaesato e a tratti impresentabile. Ok, il ruolo di terzino non è il suo ma questo non giustifica l'errore di posizione sul calcio piazzato che ha permesso alla Corea di pareggiare.
SHITTU 5,5: l'enorme e rude difensore del Bolton ha faticato e non poco a contenere gli attacchi avversari.
AIYEGBENI 5: un gol su rigore non basta a salvarlo dall'insufficienza. "The Yak" non ha ricevuto molti palloni giocabili, ma è parso lento e a tratti goffo nelle sue movenze. Indifendibile sull'errore a porta praticamente vuota contro la Corea.
MARTINS 5.5: nonostante il gol qualificazione contro il Kenia, Lagerback non punta su di lui in questo mondiale. Eppure quando entra sembra molto più pericoloso degli altri attaccanti. Sul voto finale incide però l'occasione sciupata nel finale della gara contro la Corea.
ODEMWINGIE 5.5: altra parziale delusione per l'attaccante della Lokomotiv Mosca. Come Martins non rientra nei piani dell'allenatore e quando parte titolare, gioca troppo lontano dalla porta in un ruolo che non permette di sfruttare al meglio le sue caratteristiche.
KALU UCHE 7: una delle poche note positive di questi mondiali africani. Due reti, molte conclusioni ed un palo, uno dei pochi attaccanti a rendersi davvero pericoloso.
YUSSUF 6: gioca una partita di cuore, muscoli e grinta contro la Corea. I mezzi tecnici sono quelli che sono, ma l'impegno c'è e si vede
KAITA 3,5: il mondiale della Nigeria ruota principalmente attorno alla sua espulsione contro la Grecia. Non abbiamo una sfera di cristallo quindi non possiamo sapere come sarebbe andata a finire se non si fosse fatto cacciare fuori, ma un gesto così ingenuo è davvero imperdonabile.
HARUNA 6,5: un mezzo voto in più di incoraggiamento per il giovane centrocampista del Monaco che si è messo in luce nelle amichevoli pre-mondiale. Corre, imposta e cerca in qualche modo di compensare l'assenza di Mikel.
ODIAH 6: l'unico a salvarsi nella traballante difesa nigeriana. Titolare fisso anche per via dell'infortunio di Yusuf Mohammed, non disdegna anche qualche folata offensiva. Suo l'assist per il gol del momentaneo vantaggio di Uche contro la Corea.
OBINNA 5,5: partito titolare nella gara contro l'Argentina, fatica a trovare la porta e non incide nella manovra offensiva. Meglio contro la Corea quando sfiora il gol con un paio di conclusioni dalla distanza.
OBASI 6: l'ennesima punta di ruolo condannata a giocare lontana dalla porta. L'attaccante dell'Hoffenheim diligentemente accetta lo spostamento sulla fascia. Una sufficienza più per l'impegno che per l'effettivo rendimento in campo.
ETUHU 6: corre, imposta e macina chilometri nel centrocampo nigeriano.
ECHIEJILE 5,5: quando ci si mette di mezzo anche la sfortuna. Si fa male dopo essere subentrato a Taiwo contro la Grecia. Lagerback gli preferisce inizialmente Afolabi nella delicata sfida contro la Corea salvo poi cambiare idea e farlo entrare nel secondo tempo.
LAGERBACK 4: troppi pochi i mesi per conoscere la propria squadra, poche le amichevoli e molti gli errori fatti durante le tre gare dei mondiali. Il suo contratto scade tra tre mesi, se la NFA lo riconfermerà alla guida della nazionale nigeriana, sicuramente farà tesoro dell'esperienza fatta.