Sono stati giorni di paura per i tifosi nigeriani. Come un fulmine a ciel sereno martedì è arrivata la notizia del ricovero d'urgenza dell'ex portiere della Nigeria trovato privo di conoscenza dal fratello nel suo ufficio. Portato d'urgenza nell'ospedale Toki di Surulele (zona residenziale nei pressi di Lagos) dove è stato sottoposto a intensive cure mediche. Rufai è entrato in coma ed ha ripreso conoscenza solo dopo parecchie ore ma fortunatamente ora sta bene e non solo è stato già dimesso dall'ospedale, ma ha fatto già una prima pubblica uscita andando a fare visita allo Obafemi Awolowo Stadium di Abadan.
Ancora ignote le cause dell'improvviso tracollo: quello che si sa è che Rufai ha subito un forte stress dopo la recente morte della madre cui era molto legato.
Quella di Rufai è una storia quasi degna di un film: principe ereditario di una tribù Idimu, ha rinunciato ben presto alle ambizioni nobiliari a favore del calcio. È stato il capitano della storica nazionale nigeriana durante i mondiali di Usa '94 ed ha preso parte a quelli successivi in Francia (vedi foto). Ha girovagato per mezza Europa per chiudere la carriera da giocatore nel Gil Vicente in Portogallo a 37 anni. Successivamente era tornato in Spagna per aprire una scuola di portieri e da alcuni anni faceva parte del coordinamento della squadra olimpica nigeriana.
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