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— CAF (@CAF_Online) 8 Febbraio 2015
Alla fine è andato tutto secondo pronostici: la Costa d'Avorio ha avuto la meglio (anche solo ai calci di rigore) del Ghana, un'altra delle big del calcio africano ma che per vicissitudini interne e per un naturale cambio generazionale all'inizio non era esattamente tra le favorite ma che ha raggiunto a pieno merito la finale.
La sfida che vedeva opposti da una parte il miglior calciatore africano Yaya Toure, la velocità di Gervinho (decisivo in semifinale dopo la brutta espulsione iniziale) e i gol di Bony e dall'altra la verve dei fratelli Ayew e di Atsu è stata equilibrata per tutti i 120 minuti con poche azioni pericolose da entrambe le parti frutto forse di un eccessivo tatticismo dei due tecnici.
Dal dischetto tra un errore e l'altro l'eroe alla fine è stato il portiere ivoriano Barry che prima ha parato il rigore del "collega" ghanese Razak e successivamente ha segnato lui stesso il penalty decisivo che ha riportato la Costa d'Avorio sul tetto dell'Africa dopo 23 anni, quando in finale battè sempre il Ghana e sempre dopo un'interminabile serie di calci di rigore.
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