Dalla Russia con amore: Nigeria-Argentina 4-2

Non capita certo tutti i giorni di poter festeggiare un'impresa calcistica come quella compiuta dalle Super Eagles contro l'Argentina. Si trattava pur sempre di una gara amichevole e giocata sul campo "neutro" dello Stadio FC Krasnodar, ma una vittoria per 4-2 contro un avversario molto più quotato dopo essere andati sotto per 2 gol non è cosa di tutti i giorni. Ok, nell'Albiceleste mancavano Messi ed Icardi, ma al loro posto sono pur sempre scesi in campo talenti mondiali come Aguero e Dybala.  

Primo tempo da brividi

Il 3-5-2 è stata la novità tattica voluta da Rohr sia per schierarsi in maniera quasi speculare all'Argentina sia per compensare qualche assenza. Sta di fatto che le Super Eagles sono apparse in netta difficoltà, specie sulla corsia di sinistra con il povero Oina in netta difficoltà contro lo scatenato Cristian Pavon. Tuttavia l'Argentina è riuscita a sbloccare il risultato solo in seguito ad  una grossolana ingenuità di Akpeki, Il portiere nigeriano, uscito fuori dall'area di rigore con la palla tra i piedi, all'avvicinarsi di un avversario invece di calciare via il pallone ha pensato bene di raccoglierlo con le mali. Inevitabile il fischio dell'arbitro e per Banega è stato quasi un gioco da ragazzi mettere a segno il conseguente calcio di punizione. 
Le cose sembravano decisamente peggiorare quando Aguero metteva a segno il 2-0 raccogliendo un ottimo assist del sopraccitato Pavon

10 minuti di sana follia

La Nigeria sembrava sul punto di arrendersi rischiando più volte il 3-0, ma allo scadere dei 45' Iheanacho si inventava il con dell'1-2 con una millimetrica punizione. Rinfrancate dal gol, le Super Eagles tornavano in campo dopo l'intervallo con un'altra grinta e nel giro di pochi minuti trovavano il pari con Iwobi imbeccato sempre da Iheanacho e il vantaggio con il neo-entrato Brian Idowu: prima convocazione, primo pallone toccato e primo gol. Un esordio a dir poco memorabile per il terzino dell'Akmar Perm che ironia della sorte è proprio nato in Russia. Nei minuti finali, Iwobi ricordava a tutti di essere il nipote di Jay-Jay Okocha e ipnotizzava il malcapitato Mascherano per il 4-2 finale

Volare sì, ma volare bassi

Le Super Eagles escono quindi trionfanti dalla campagna di Russia ma il tecnico Rohr avrà ancora molto da lavorare in vista di giugno. La difesa ha faticato non poco contro i talentuosi attaccanti argentini e i due attaccanti sono apparsi nel primo tempo troppo isolati. C'è infine da risolvere la grossa grana del portiere: dopo il clamoroso errore di Akpeki si capisce come mai il tecnico Rohr stia facendo grosse pressioni affinchè Enyeama si convinca a tornare a vestire la maglia della nazionale. Ieri ha debuttato il giovane Franzis Uzoko, ma gettarlo nella mischia in una competizione così importante come un mondiale potrebbe essere troppo rischioso.

Le reazioni social

Non sono ovviamente mancate le quasi istantanee reazioni via twitter di giocatori ed ex stelle della Nigeria

I gol


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