Chiudiamo con il 2002 la storia delle Super Eagles ai Mondiali. Si gioca per la prima volta in territorio extra europeo o americano e per la prima volta sono organizzati da due paesi: il Giappone e la Corea del Sud.
La Nigeria inserita in quello che viene definito il girone più difficile, con Argentina, Svezia ed Inghilterra, arriva da un periodo tutt'altro che roseo: la medaglia di bronzo conquistata nella Coppa d'Africa giocata in Mali è costata il posto al tecnico Shaibu Amodu (per uno scherzo del destino farà la stessa fine anche 8 anni dopo). Al suo posto viene richiamato Festus Onigbinde ma quello che desta più scalpore è l'esclusione dalla nazionale di alcuni uomini chiave come Finidi e soprattutto il capitano Oliseh, accusato dalla stampa locale di essere a capo di una "banda" all'interno dello spogliatoio nigeriano, capace di influenzare le scelte dell'allenatore.
Non sappiamo come siano andate veramente le cose, ma sta di fatto che dopo la sconfitta iniziale con l'Argentina per 1-0 e dopo quella con la Svezia per 2-1, le Super Eagles vestite dalla Nike con un improbabile maglietta verde fosforescente si ritrovano eliminate con un turno d'anticipo (inutile alla fine sarà lo 0-0 con l'Inghilterra) e con la peggior prestazione nei tre mondiali disputati.
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